Concerne: PR zona 3 del Comparto Monte Brè
Stimato Municipio
Onorevoli municipali,
da un po’ di tempo le notizie e le speculazioni attorno ad un possibile nuovo centro benessere e alberghiero nella zona di Monte Brè ha vieppiù fatto crescere, nella popolazione locale e non solo, preoccupazioni e disorientamento.
Sicuramente questi comprensibili sentimenti si sono ampliati anche in considerazione di una mancata, chiara e sistematica informazione da parte dei promotori di questo progetto.
La Pro Brè, finora, ha mantenuto un profilo basso, convinta che occorresse prima conoscere, in modo ufficiale, le intenzioni dei promotori.
Quale associazione di quartiere Pro Monte Brè, desideriamo che questo lodevole Municipio si adoperi per vigilare sul nuovo progetto edilizio del quartiere da noi rappresentato.
Innanzitutto occorre sottolineare come i promotori iniziano a mancare di rispetto alla zona che vorrebbero edificare non chiamandolo con il suo vero nome. I toponimi sono da rispettare non foss’altro per non creare già di partenza della confusione.
La zona che loro indicano come “Follia 1” in realtrà è definita Folia con una elle; di seguito il comparto per loro denominato “Follia 2 è denominata in realtà Monte Brè.
In secondo luogo un simile insediamento (per il momento solo il comparto relativo al sedime che i promotori hanno denominato – a torto vedi sopra – Follia II) ( ma che sappiamo sarà poi sviluppato anche in zona Follia (denominato Follia I – nome esatto Folia), avrà un impatto veicolare sia durante la fase di edificazione, sia a costruzioni ultimate.
Non occorre che vi si spieghi quale sia la capacità veicolare che il tratto di strada tra la zona Tre Tetti e Monte Brè può garantire.
E’ sufficiente posizionarsi, già ora, in un qualsiasi punto di questa strada durante la bella stagione per accorgersi di quanto sia frequentata sia da parte del traffico motorizzato, sia da parte di ciclisti.
Se da una parte i promotori parlano di un centro benessere e alberghiero per le famiglie, dall’altra si parla di costi a fine opera di oltre 20’000.- franchi al metro quadrato.
E’ quindi ovvio che la popolazione di Brè si possa chiedere, quali siano le opportunità che un tale progetto possa portare agli abitanti stessi.
Il fatto che si vogliano insediare dei negozi di artigianato, di alimentari, potrebbe almeno in parte tranquillizzare la popolazione di Brè? Non crediamo.
Infatti più di 40 anni fa l’unico negozio di alimentari ha dovuto chiudere per la mancanza di clientela. In 20 minuti di auto si raggiunge Locarno e i suoi centri commerciali.
La popolazione di Brè ha bisogno di un ristorante che funga da punto d’incontro e a prezzi famigliari.
Ci si chiede come sarà possibile se i promotori hanno sempre parlato di Resorts di lusso.
Fino ad oggi non siamo a conoscenza dell’inoltro di una procedura atta all’ottenimento di una licenza edilizia per l’edificazione totale o parziale di quanto pubblicizzato dai promotori.
Giova altresì notare che già sin d’ora vi è una forte resistenza a un simile progetto da parte di una buona parte della popolazione residente e non.
E’ comprensibile che le autorità politiche, ai tempi in cui era stato rivisto il piano regolatore del settore 3 (comparto Monte Brè – 1994 – entrato in vigore nel 1996), non potessero immaginare una simile realtà per un comparto che, sempre a quei tempi, era un luogo di villeggiatura per i soli cittadini locarnesi.
Di principio, però, i piani regolatori devono essere riesaminati ogni dieci anni, in ogni caso quando le circostanze o la legge è cambiata. La revisione della Legge sulla pianificazione del territorio del 2014 ha concretizzato l’obiettivo del ridimensionamento e della densificazione della zona edificabile.
Se i piani regolatori devono essere modificati, l’autorità può stabilire zone di pianificazione per comprensori esattamente delimitati. La zona di pianificazione è una misura concreta, ma non significa che tutti i progetti sono bloccati. Solo i progetti che ostacolano la pianificazione in corso sono sospesi.
In tutta la Svizzera decine e decine di Comuni hanno avviato le procedure di revisione dei piani regolatori. Comuni e cantoni hanno imposto zone di pianificazione. Centinaia di progetti sono congelati. La situazione quindi è tutt’altro che eccezionale. L’urbanizzazione insufficiente, la revisione recente della Legge federale, come pure la vetustà del Piano regolatore sono motivi sufficienti per chiedere la revisione e misure di salvaguardia della pianificazione futura.
In qualità di associazione e in virtù della prassi dei tribunali che stabilisce che ogni persona o associazione interessata può chiedere la revisione dei piani regolatori e quindi l’adozione di una zona di pianificazione;
in considerazione del mandato conferito in occasione dell’assemblea straordinaria indetta il 16.05.2019 da parte di una maggioranza cospicua dei soci della Pro Monte Brè, chiediamo al lodevole Municipio una moratoria temporanea atta a stabilire una zona di pianificazione per comprensori esattamente delimitati, consapevoli che solo i progetti che ostacolano la pianificazione in corso sono sospesi.
Inoltre riteniamo buona cosa che il Municipio possa concedere al comitato della Pro Brè un colloquio alfine di poter spiegare in dettaglio le perplessità dei cittadini di Brè per questo nuovo e poco rassicurante progetto edilizio.
Confidiamo nella vostra sensibilità politica oltre che umana, confidiamo nel vostro operato affinché una porzione del nostro patrimonio non venga snaturata e trasformata in un’isola esclusiva che non ha nulla a che vedere con la nostra realtà.
Attendiamo fiduciosi una valutazione serena e ponderata da parte del Municipio.
Ringraziando per l’attenzione che presterete al nostro scritto, distintamente salutiamo.
Per il Comitato Pro Brè
Il Presidente:
Giovanni Comizzoli